Il fonometro della Lidl: solo un trend topic?

Ultimamente la Lidl ha lanciato un’offerta davvero irresistibile: un fonometro a soli 11,99.  Sui social è diventato subito un trend topic per tecnici del suono, addetti ai lavori e semplici appassionati.

Ma quando le disposizioni permetteranno di tornare al lavoro, diventerà anche un trend product sul campo?

Dati tecnici

Il fonometro della Lidl, siglato sulla confezione PDEME 130 A1, secondo la normativa IEC 61672-1, è invece un misuratore di decibel in classe A2, cioè adatto soprattutto per effettuare verifiche sul campo all’esterno e all’interno, in ambienti industriali o civili. 

Questo livello di classificazione ne esclude alcuni usi a norma di legge come, per esempio, verificare se sono rispettati i limiti acustici. Infatti per questo tipo di rilievo occorre un fonometro in classe A1

Dal punto di vista tecnico, questo strumento promette misurazioni accurate fra i 30 e i 130dB nel range 30-8000 Hz, con una tolleranza di ±5dB a 8 kHz, in linea con la normativa di riferimento.

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Possibilità di utilizzo

A scanso di equivoci, il manuale è molto chiaro sulle sue possibilità di utilizzo: Il fonometro della Lidl può essere impiegato per controllare il livello di decibel di:

  • automobili, camion o altri veicoli
  • articoli per la casa e da giardino (frullatori, spazzaneve, falciatrici da prato, ecc.) 
  • l’ambiente circostante (vicinato, cani che abbaiano, ecc.).
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Alla luce di queste osservazioni, possiamo concludere che il fonometro della Lidl, nell’audio professionale, può fornire soprattutto indicazioni di massima su emissioni sonore palesemente elevate.

Per questo, pur avendo suscitato molto interesse, è facile immaginare che il suo utilizzo nel live, nella progettazione acustica, o in altre applicazioni di misura, sarà piuttosto limitato.

Aspettative piuttosto basse

A dire il vero, che la Lidl ospiti sui suoi scaffali articoli interessanti, non è certo una novità. Infatti, ogni volta che un fonico va alla Lidl per comprare una cassa di Finkbräu, almeno un mini-avvitatore, una pinza multifunzione, un rotolo di simil-gaffa, o la classica chiave a cricchetto con 99 inserti, finisce inevitabilmente nel suo carrello.

Non ci sono dubbi: sono attrezzi che molto semplicemente fanno il loro dovere e hanno un prezzo più basso della media. 

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Una coppia di fonometri della Lidl – foto di Livio Giuli – G L Audio

Infatti, il successo di questi oggetti dal carrello facile è dovuto principalmente alle aspettative piuttosto basse che l’acquirente nutre nei loro confronti. Infatti molto spesso verranno messi nella cassetta degli attrezzi come scorta e dimenticati.  

Quindi, perché tanti professionisti del suono si sono precipitati a comprare un fonometro non certificato, e con prestazioni inadeguate alla maggior parte delle mansioni che sono chiamati a svolgere?

Non c’è niente di male

Molto probabilmente, la maggior parte dei fonici che hanno comprato il fonometro della Lidl, non avevano bisogno di uno strumento, ma di provare un’emozione

È difficile credere che qualcuno di loro abbia pensato di lavorarci davvero, con quello strumento.

Quegli 11 euro e 99 sono stati il prezzo di un biglietto per un bellissimo film mentale che, dalla scoperta sul volantino alla foto sui social, ha regalato ad ogni fortunato acquirente un po’ di positività. 

Non c’è niente di male in tutto questo.

Infatti, comprare quel fonometro ha voluto dire prendersi una pausa dai toni rabbiosi e disfattisti che stanno caratterizzando la maggior parte della comunicazione pubblica, privata, ma soprattutto intima di tanti lavoratori dello spettacolo.

Ha significato coltivare, per qualche momento, l’idea di un ritorno alla normalità. E in questo periodo, liberare la mente da pensieri distruttivi, è cosa molto più utile di quanto possa sembrare perché aiuta a trovare soluzioni laterali.

Fare bene il proprio lavoro

Infatti, picchiare la testa come arieti contro un problema, non serve a risolverlo.

Naturalmente, il fonometro della Lidl non è la soluzione a tutti i nostri problemi, ma se è servito almeno per un po’ a farci guardare oltre, immaginando cose belle, ha fatto anche più del suo dovere. 

Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione

Henry Ford

Quando usciremo da questa situazione, molto probabilmente per lavorare negli eventi occorrerà seguire nuove regole alle quali occorrerà adeguarsi, e forse tutto il mondo dello spettacolo potrebbe apparirci diverso.

Quello che invece sicuramente non cambierà, è il desiderio che da sempre accomuna la maggior parte dei fonici: fare bene il proprio lavoro. Naturalmente, con il fonometro della Lidl ben chiuso nella sua scatola.