I pionieri
Se provassimo a fare un giro in internet disabilitando l’AD blocker, l’algoritmo di Google, perfettamente informato sulle nostre preferenze, ci mostrerebbe una grande varietà di banner di siti di e-commerce audio. A ciascuno di questi corrisponde una società più o meno grande, più o meno datata, più o meno affidabile.
Da una parte ci sono i pionieri: sono quelle aziende che hanno creduto ed investito fin da subito nelle potenzialità del web. Oggi la presenza online di un negozio di strumenti musicali appare scontata, quasi necessaria alla sopravvivenza dell’attività. Ma, facendo un piccolo passo indietro nel tempo, poco più di dieci anni fa in Italia le cose stavano diversamente. Il web era spesso considerato una prospettiva nebulosa e molti commercianti, già frastornati dal passaggio lira-euro, non riuscivano ad immaginare la portata che di lí a poco avrebbe assunto il fenomeno. Altri invece hanno saputo fare tesoro di quello che già succedeva in altre parti d’Europa e del mondo. Hanno avuto il coraggio di credere nella loro visione ed hanno cominciato a spianarsi una strada che all’inizio è stata tutta in salita. Il frutto di questa lungimiranza è la loro attuale solidità e popolarità. Queste caratteristiche, insieme alla competitivitá dei prezzi praticati, spesso li rendono la prima scelta per acquisti di attrezzature audio e strumenti musicali.
I nuovi mostri
il 21 aprile 2015 è stata una data cruciale per i siti di e-commerce, e non solo. Qualcuno l’ha chiamato il Mobilegeddon. Infatti quel giorno Google ha aggiornato definitivamente il suo algoritmo di ricerca, privilegiando i siti ottimizzati per i dispositivi portatili. In effetti la possibilitá di connettersi ad internet da un cellulare aveva costituito fin da subito un notevole incentivo alla navigazione in generale ed agli acquisti online in particolare.
Cosí negli ultimi anni, con una frequenza sempre maggiore, tante società si sono affacciate, o sono nate appositamente per l’attivitá di commercio elettronico. Questo fenomeno naturalmente riguarda tutti i settori, e quello dell’audio segue la regola.
Oggi i feed dei social traboccano di post sponsorizzati di siti dai nomi spesso fantasiosi e suggestivi. Questi annunci offrono prodotti professionali ad un costo inferiore di qualche punto percentuale alla quotazione media, e spesso anche al prezzo praticato dai cosiddetti pionieri.
Prendi i soldi e scappa
Alcuni di questi, con una certa periodicità diventano argomento di conversazione di grande attualità tra i frequentatori abituali di siti di e-commerce audio. Infatti raggiungono una discreta popolarità in tempi rapidissimi grazie ad un catalogo con prodotti anche di fascia alta a prezzi concorrenziali rispetto ai portali tradizionali.
Ma il motivo che rende questi portali l’argomento del giorno di molti internauti alla ricerca del miglior sito di e-commerce audio, non è legato ad una particolare promozione o offerta speciale. Infatti capita spesso che le società che amministrano questi siti chiudano senza alcun preavviso i loro shop online, lasciandosi alle spalle una certa quantità di commesse inevase. Naturalmente, a fronte di ciascun ordine che non verrà più consegnato, corrisponde un pagamento che non verrà rimborsato.
È difficile stimare sia l’ammontare di questo buco, sia il numero delle vittime di questa vicenda. In realtà, per molti addetti ai lavori sembra essere una truffa in piena regola.
Gli sviluppi
La risposta della rete in questi casi è sempre molto rapida, ma spesso inefficace. Innanzitutto alcuni di loro finiscono inesorabilmente sulle black list dei siti ufficiali dei produttori. Puoi vedere un esempio qui:
https://it.yamaha.com/it/news_events/2018/20180608_rivenditori_non_autorizzati.html
Inoltre, fin dalle prime avvisaglie di incongruenze nella gestione degli ordini, i forum cominciano a pullulare di discussioni con riferimenti anche piuttosto espliciti e dettagliati ai siti in questione. In realtà, solo pochissimi casi si risolvono positivamente. La maggior parte dei thread si chiudono con un caloroso ma inutile invito a rivolgersi alla leggendaria polizia postale. E’ facile immaginare che in molti casi lo sfortunato acquirente di turno, imparata la lezione, preferisca lasciar perdere e dimenticare la spiacevole esperienza. Naturalmente gli amministratori di queste società fanno leva proprio su questa consapevolezza.
Infatti molto spesso le società in questione in brevissimo tempo aprono un nuovo sito promuovendolo nuovamente come il miglior sito di e-commerce audio. Cambiano il nome del dominio e conservano lo stesso hosting ed in alcuni casi anche il template del portale. Talvolta mantengono inalterata anche la ragione sociale. Naturalmente non cambiano nemmeno la formula commerciale: quotazioni in molti casi così basse da essere poco credibili.
Problemi di memoria
Queste informazioni sono di pubblico dominio ed accessibili da chiunque con pochi clic. Nonostante questo, i carrelli dei negozi online delle società in questione continuano a riempirsi e svuotarsi con regolarità, contando su un ricambio costante della propria clientela. Evidentemente, la rete è rapida a rispondere, ma ha la memoria breve: l’invito a prestare attenzione è banale ma non superfluo.
Infatti il comportamento di questi negozianti é palesemente colpevole. Ma anche inviare denaro a degli sconosciuti per offerte appetibili oltre il limite della ragionevolezza é un atteggiamento troppo ingenuo, contro ogni elementare prudenza.
Consigli per gli acquisti
Una delle prime precauzioni da adottare quando decidiamo di acquistare da un nuovo sito è googlare il suo nome. Peraltro è un’operazione molto semplice. In poco tempo possiamo sfogliare le prime due-tre pagine di risultati alla ricerca di link a forum, recensioni, articoli di altri siti. È molto utile leggere le esperienze di altri utenti: vagliandone un certo numero, possiamo farci una prima idea del nostro interlocutore.
Successivamente è fondamentale dare un’occhiata più approfondita alle varie sezioni del sito dal quale abbiamo intenzione di acquistare. In questo modo potremo constatare la chiarezza delle informazioni riportate nella pagina del chi siamo e dei contatti. Oppure verificare se ci sono indicazioni per raggiungere uno showroom, un magazzino per il ritiro a mano, o almeno un indirizzo fisico per la corrispondenza.
Inoltre occorre appurare la funzionalità e l’efficienza del servizio di assistenza pre- e post-vendita. È importante che sia raggiungibile da subito attraverso vari canali: chat, telefono, email, etc. Può essere utile telefonare o inviare una richiesta di informazioni tecniche o amministrative prima dell’acquisto. Il tempo e la cura impiegati per la risposta possono essere indizi abbastanza attendibili sull’affidabilità del portale.
Infine, la normativa impone che un sito di e-commerce renda pubblica la partita IVA di chi lo gestisce. Non è un dato sempre in evidenza ma, una volta trovato, anche in questo caso una veloce ricerca online può risultare molto istruttiva.
L’ingrediente segreto
Un’ultima considerazione riguarda un aspetto poco tangibile e per questo spesso trascurato, a prescindere dalla regolarità con cui si compra online. Infatti esiste un ingrediente che trasforma il compratore in cliente, ed il venditore in fornitore. È il rapporto di conoscenza, stima e rispetto reciproco.
Quindi, sia per gli acquisti più piccoli, sia per quelli più consistenti, non sempre ad un prezzo esposto più basso corrisponde un reale risparmio. Infatti in molti casi, pagare meno significa rinunciare a questo elemento che in certe circostanze potrebbe rivelarsi decisivo.
E’ la consapevolezza di poter contare su un servizio di assistenza (non solo tecnica) prima, durante e dopo la transazione. Un semplice consiglio per un acquisto davvero appropriato alle nostre esigenze vale molto di più di qualche euro risparmiato sul prezzo di listino.
Specialmente se abbiamo deciso di fare dell’audio la nostra professione, dovremmo pretendere di aver a che fare solo con altri professionisti, in uno scambio reciproco di informazioni ed esperienza, al centro del quale c’é il prodotto che abbiamo deciso di acquistare.