Premessa
Nota della redazione
Ingegnera e fonica, per la lingua italiana sono rispettivamente il femminile di ingegnere e fonico, e così si devono chiamare le donne che esercitino il mestiere di tecnico del suono. Talvolta qualcuno muove l’obiezione che siano termini cacofonici, o che potrebbero creare confusione. Riteniamo tale obiezione infondata, frutto del retaggio di una cultura maschilista ancora presente in tanti ambienti.
Le donne della musica
È un dato di fatto che le donne occupano da sempre un posto di tutto rispetto nel mondo della musica.
Infatti, dagli anni ’30 ai giorni nostri, il lavoro di artiste come Ella Fitzgerald, passando per Areta Franklin, Madonna fino all’attualissima Taylor Swift, è universalmente riconosciuto.
Invece, sentiamo parlare molto meno delle donne che lavorano come foniche, produttrici, ingegnere di mastering, microfoniste e altro.
Naturalmente, non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo in generale, né quello delle produzioni audio e dell’ingegneria del suono in particolare.
Semplicemente vogliamo mettere in evidenza il fantastico lavoro che donne altrettanto fantastiche svolgono ogni giorno dietro le quinte del mondo della musica.
Ci sono donne che hanno fornito e continuano a fornire un contributo preziosissimo allo show business non solo sul palco, ma anche dietro una console, dal vivo o in studio.
Per questo, abbiamo scelto dieci fra le migliori donne del suono al mondo: sono un esempio a cui le ragazze di oggi possono ispirarsi.
La prossima potresti essere tu.
1. Wondagurl
La prima delle nostre donne del suono è Ebony Oshunrinde, più conosciuta come WondaGurl, beatmaker e produttirice canadese.
È stata una delle donne più giovani a comparire tra i crediti come produttrice di un disco di platino hip-hop: Magna Carta: Holy Grail di Jaz-Z.
Successivamente ha fatto parte della crew di Bitch Better Have My Money di Rihanna, nominata fra le Best Tracks of 2015.
Inoltre ha prodotto due dischi di Travis Scott: Rodeo e Birds in the Trap Sing McKnight.
2. Pud Cusack
La carriera di Pud Cusack, ingegnera del suono americana, è cominciata nel 1988 come assistente per il film L’ultima luna di agosto.
Fino ad oggi ha lavorato a più di 50 film, da Mio cugino Vincenzo come microfonista a La maschera di Zorro come fonica di produzione, per il quale ha ricevuto un oscar al miglior sonoro nel 1998.
Inoltre, è stata la fonica di missaggio e di produzione per pellicole come Tenacious-D e il destino del rock (2006), Terminator Genisys (2015), Captain Marvel (2019).
3. Lora Hirschberg
La specializzazione della fonica americana Lora Hirschberg è la sonorizzazione di pellicole per cinema e TV.
È stata la prima donna a vincere un oscar al miglior montaggio sonoro con il film Inception (2011).
Nel 1984 si è occupata del restauro e la rimasterizzazione dell’audio di vecchie pellicole per il film documentario The Times of Harvey Milk, vincitore dell’oscar come miglior documentario nel 1985.
Successivamente ha lavorato come fonica di doppiaggio per oltre 160 film del calibro di Titanic (1997), Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003), Batman Begins (2005), Avengers: Age of Ultron (2015).
Tra le sue ultime fatiche, c’è la riedizione del film di animazione Il Re Leone (2019)
4. Anna Behlmer
Anna Behlmer è una fonica di doppiaggio americana per cinema e televisione.
La sua carriera ha inizio nel 1983 presso il Glen Glenn Sound, lo storico studio di registrazione, doppiaggio e post produzione di serie TV come Perry Mason, Happy Days, Mork & Mindy, A-Team, ed altri.
Nel 1987, debutta nel cinema con Masters of The Universe, e successivamente ha lavorato in più di 120 film per registi come Steven Spielberg, Chris McQuarrie, Michael Mann ed altri.
Ha ricevuto dieci nomination all’oscar nella categoria miglior sonoro per il suo contributo a pellicole come Star Trek (2009), Blood Diamond – Diamanti di sangue (2006), La guerra dei mondi (2005), Moulin Rouge (2001), Evita (1996), Braveheart – Cuore impavido (1995), ed altri.
Nel 2018 ha ricevuto il premio alla carriera dalla CAS-Cinema Audio Society.
5. Susan Rogers
Susan Rogers ha cominciato il suo percorso a metà degli anni ’70 quando, spinta dalla passione per la musica, decide di approfondire le sue competenze sulle tecniche di registrazione.
Lavoravo come receptionist alla University of Sound Arts. Una volta sentii un professore dire ad uno studente che se voleva un lavoro sicuro, non doveva diventare un fonico, ma un tecnico della manutenzione. Pensai che quella sarebbe stata la mia strada. Non potevo permettermi di frequentare la scuola, ma acquistai i libri e cominciai a studiare da sola, come una matta.
Susan Rogers – Tape Op Magazine
Infatti, poco tempo dopo ottiene un lavoro come tecnica di manutenzione alla Audio Industries Corporation di Los Angeles.
Successivamente gli studi della Rudy Records di David Crosby e di Graham Nash la assumono come tecnica residente: lì comincia ad assistere alle registrazioni di artisti come The Eagles, Bonnie Raitt, David Lindley.
Nel 1983, entrata nello studio di Prince per riparare un registratore, viene ingaggiata come fonica.
È rimasta al fianco di Prince fino al 1987, durante quello che è stato forse l’apice assoluto della sua parabola artistica, quando pubblica uno dietro l’altro gli album della tetralogia: Purple Rain, Around the World in a Day, Parade, Sign o’ the Times.
In seguito ha lavorato per altri artisti come i Jacksons’ Five, Laurie Anderson, David Byrne, e molti altri.
Successivamente consegue il dottorato in cognizione musicale e psicoacustica alla McGill University con una tesi sul tema della memoria uditiva.
Dal 2008 è membro del dipartimento di produzione musicale ed ingegneria del Berklee College of Music, dove dirige il laboratorio di percezione e cognizione musicale.
fonti:
https://www.billboard.it/musica/pop/prince-susan-rogers/2018/07/2512029, https://www.tapeop.com/interviews/117/susan-rogers,
https://www.audiomediainternational.com/feature/susan-rogers-on-five-years-as-princes-staff-engineer
6. Mandy Parnell
Fuggita di casa quand’era ancora una ragazzina, per qualche tempo Mandy Parnell ha vissuto in strada.
Un giorno, un suo amico la porta con sé sul suo posto di lavoro: il Manor Studio di Richard Branson (fondatore e proprietario della Virgin Records).
È la location storica in cui hanno registrato artisti inglesi come Mike Oldfield, Radiohead, Cranberries, ma anche italiani come Lucio Battisti, Claudio Baglioni.
Mandy Parnell rimane affascinata dall’ambiente e decide che avrebbe passato la vita dietro una console.
Tornata a Londra, frequenta un corso di produzione musicale e, pur con qualche difficoltà, dopo qualche anno di gavetta riesce ad entrare nel mondo dei professionisti dell’audio.
Col tempo, il suo studio di mastering è diventato la prima scelta di decine di artisti come Chemical Brothers, Max Richter, Brian Eno, Judas Priest, Bijork, ed altri.
7. Karrie Keyes
Karry Keyes è stata la fonica di palco dei Pearl Jam per due decenni e mezzo.
La sua storia sembra quasi la sceneggiatura di un film su un sogno che si realizza.
Da ragazzina, Kerry Keyes era un’assidua frequentatrice dei concerti punk.
Una volta, pochi minuti prima di un concerto dei Black Flag (uno dei primissimi gruppi hardcore punk della storia), fa amicizia con Dave, un giovane tecnico del suono: vuole imparare il suo lavoro.
Si danno appuntamento dopo lo show, sul palco, e in quell’occasione Dave le insegna come avvolgere correttamente un cavo.
Leggi anche: Una persona della squadra che avvolge i cavi in maniera errata
Quel giorno, Karry Keyes decide di lasciare la scuola e il suo impiego part-time cominciare a lavorare in quel piccolo service.
All’inizio si occupa di tutto ciò di cui ci sia bisogno, compreso il carico e lo scarico, lavorando a tutti gli spettacoli che può, imparando ad usare la strumentazione e a risolvere i problemi.
La paga era bassa, ma quell’esperienza si rivela fondamentale per la sua carriera perché la porta a lavorare come fonica di palco per band come i Pearl Jam, Red Hot Chili Peppers, Sonic Youth, ed altri.
Infatti, il giovane tecnico conosciuto a quel concerto punk era David Levine, proprietario del piccolo service che negli anni a seguire diventerà la RAT Sound System, una delle rental company più grosse del nord America.
fonti:
https://www.jillmeniketti.com/behind-the-art/behind-art-karrie-keyes,
https://www.prosoundweb.com/channels/live-sound/taking_the_initiative/
8. Marcella Christina Araica aka Miss Lago
Marcella Araica fa parte dell’equipaggio selezionato di produttori, fonici e ingegneri con cui Timbaland lavora regolarmente.
Dopo aver studiato ingegneria del suono in Florida, svolge l’internato presso gli studi della Hit Factory di Miami.
Quando ero una stagista, mi intrufolavo negli studi quando non venivano usati, aprivo qualunque progetto a disposizione, e passavo le ore ad esercitarmi, esercitarmi e ancora esercitarmi. Poi ascoltavo il mix nella mia macchina ed imparavo da quello.
Marcella Acraica – Sound On Sound
Durante la sua carriera ha lavorato come fonica in console ed ingegnera su Protools per Britney Spears, P!nk, Madonna, Mariah Carey, Black Eyed Peas, ed altri.
Quando lavora su Pro Tools, Marcella Araica ha la tendenza a colpire la tastiera e il mouse molto energicamente ed a velocità vertiginosa.
Per questo, e anche grazie al suo diminutivo Marcy, si è guadagnata il soprannome Murciélago, come la supercar della Lamborghini, che a sua volta è diventato Miss Lago.
fonte:
https://www.soundonsound.com/techniques/secrets-mix-engineers-marcella-araica
9. Trina Shoemaker
Trina Shoemaker è un’ingegnera del suono, produttrice discografica e fonica con tre Grammy Awards nel suo curriculum.
Quando era una bambina non c’era niente che amasse di più di ascoltare lo stereo di suo padre e confrontarlo con gli altri sistemi del vicinato.
A 13 anni sapeva che da grande avrebbe registrato dischi (anche se non aveva ben chiaro cosa significasse) e 19 aveva un piccolo appartamento a Los Angeles e un lavoretto alla Capitol Records.
Il suo percorso professionale comincia in uno piccolo studio privato a Londra e la porta prima al Rancho della Luna di Joshua Tree in California, e poi in alcuni studi di New Orleans.
Quando finalmente approda al Kingsway, il famoso studio di Daniel Lanois (U2, Brian Eno, ed altri), in breve tempo diventa fonica residente e dal 1991 al 1995 lavora ai dischi di artisti come Iggy Pop ed altri.
Successivamente si mette in proprio e nel giro di pochi mesi viene ingaggiata da Sheryl Crow.
L’anno successivo registra le hit If It Makes You Happy e Everyday Is A Winding Road.
Nel 1998 vince due Grammy Award per Rock Album Of The Year e Best Engineered Album Non-Classical con The Globe Sessions.
Da quel momento in poi, Trina Shoemaker lavora a stretto contatto con Sheryl Crow, mixando e producendo praticamente tutta la sua discografia.
Nel 2004 vince un altro Grammy per Best Pop/Contemporary Gospel Album con All Things New di Steven Curtis Chapman.
Dopo aver perso la sua casa a New Orleans durante l’uragano Katrina, si trasferisce a Nashville dove produce e mixa dozzine di album.
Nel 2010 apre uno studio privato, il Local Honey Studio, e da allora collabora stabilmente con il Dauphin Street Sound di Mobile, in Alabama.
Nel suo curriculum ci sono dischi del Queens of the Stone Age, Shakira, Joe Cocker, Nanci Griffith e molti altri.
fonti:
http://www.trinashoemaker.com,
http://www.thewimn.com/front-center-grammy-award-winning-producerengineer-trina-shoemaker/
10. Emily Lazar
Nata e cresciuta a New York, Emily Lazar ha vinto numerosi Grammy e TEC award.
Ha conseguito un Bachelor of Arts in scrittura creativa e musica laureandosi col massimo dei voti presso lo Skidmore College.
Nel frattempo, ha scritto musica, suonato in gruppi e ha lavorato come ingegnera, produttrice e fonica freelance in alcuni dei più importanti studi di registrazione di New York.
Successivamente, ottiene il Master of Music Degree in Music Technology della New York University.
Dono uno stage presso la Sony Classical, ottiene un posto di ingegnera di mastering presso la Masterdisk.
Di lei hanno parlato le più importanti pubblicazioni del settore: Home Recording Magazine, Mix Magazine, Billboard Magazine, Pro Sound News, Tape Op, e tante altre.
È testimonial per i prodotti di Avalon Design, Apple Computers, Antelope Audio e Dangerous Music.
Emily Lazar possiede e gestisce uno studio di mastering a New York chiamato The Lodge.
Ha lavorato su più di 2000 (duemila!) album, con nomi come David Bowie, Sonic Youth, Coldplay, Madonna, Lou Reed, e molti altri.
Quando non è impegnata con il suo lavoro di fonica di mastering, tiene conferenze e seminari nei college per incoraggiare i più giovani, soprattutto le donne, a perseguire una carriera nelle professioni tecniche della musica.
Cover photo credit: https://www.variety.com
altre fonti:
LANDR: https://blog.landr.com/meet-10-women-sound-engineers/
EM Remix: https://web.archive.org/web/20100808191902/http://emusician.com/mag/emusic_ears_passion_patience
Grazie mille per questo articolo, non è scontato ed è di grande ispirazione.
Grazie a te Mathilde per la considerazione! Anche per me scrivere questo articolo è stato un piccolo “viaggio di scoperta”.