ragazza con cuffia al microfono in studio di registrazione

Premessa

Nota della redazione

Questo articolo è da intendersi come puramente divulgativo, cioè è stato concepito per essere accessibile alla maggior parte dei lettori. E’ quindi volutamente esente da complicazioni, tecnicismi, formule matematiche, etc. Questa sua natura gli conferisce inevitabilmente un limitato valore scientifico, a vantaggio di una immediata utilità pratica. Pertanto, rimandiamo a fonti più accademiche l’approfondimento nozionistico dei concetti esposti. In ogni caso, saremo lieti di fornire ogni informazione o chiarimento sugli argomenti che qui presentiamo in maniera volutamente elementare. Potete commentare o utilizzare il nostro  form. Grazie a tutti.

Questo breve articolo illustra cinque soluzioni da adottare per ottenere take vocali di livello superiore. Per registrare bene la voce è importante iniziare con il corretto approccio, ancor prima di premere il tasto REC. Questi cinque suggerimenti riguardano quindi alcune operazioni preliminari che possono rendere più incisive ed originali le registrazioni vocali.

1. Registrare sempre tutto

schermata di cubase con molte take vocali

Una schermata della DAW Cubase

E’ buona prassi registrare tutto, anche le take di riscaldamento. Ci sono parecchi casi di canzoni anche molto note per le quali, nonostante le riprese siano state ovviamente numerose, è stata usata una delle prime take. La ragione più comprensibile è che un cantante, mentre si riscalda, non si sente sotto pressione. Paradossalmente, proprio perché  non si sforza di essere perfetto, talvolta capita che canti perfettamente, anche se interpreta il brano un po’ diversamente da come è stato scritto. Inoltre è inevitabile che più take verranno registrate, più il cantante si stancherà. Per questo per registrare bene la voce è importante salvare sempre tutto.

La maggior parte delle DAW (Cubase, Studio One, ProTools, etc.) ha una funzione che si chiama pre-record o in maniera simile. Questa opzione consente di salvare l’audio in ingresso anche prima che inizi effettivamente la registrazione, in questo modo si limitano le possibilità di perdere qualche verso per errore.

2. Fare esperimenti

Anche se naturalmente si possono applicare dei plugin in fase di mix, il risultato che si ottiene utilizzando in registrazione alcuni strumenti non convenzionali può essere ancora più interessante. Ad esempio si può utilizzare un megafono (acquistabile qui) che conferisce il suono tipico delle prime registrazioni su vinile riprodotte da un vecchio grammofono.

In altri casi, per registrare bene la voce, utilizzare un secondo microfono in alternativa (o in aggiunta) ai tradizionali condensatori può fare la differenza.

il microfono in stile vintage wasaphone MKII retro lo-fi

Il microfono Wasaphone MKII-Retro Lofi

Ad esempio, i microfoni Wasaphone, oltre all’estetica decisamente insolita, sono dotati di capsula in carbonio (come quella dei vecchi telefoni) ed hanno una risposta in frequenza molto limitata (200Hz – 2kHz). Queste caratteristiche creano un suono immediatamente lo-fi, molto originale e grintoso. Il modello da studio è acquistabile qui.

3. Suggerire tecniche appropriate

Per registrare bene la voce è fondamentale una certa collaborazione da parte del cantante. Innanzitutto deve essere consapevole che l’attività in studio richiede un approccio diverso rispetto a quando è sotto la doccia. E’ importante che si prepari facendo  riscaldamento e magari qualche esercizio di stretching vocale. Inoltre occorre che mantenga un’appropriata distanza dal microfono, una corretta postura del corpo e della testa e respiri adeguatamente. Trascurare questi aspetti comporta inevitabilmente una ricaduta negativa sulle prestazioni vocali, e di conseguenza sulla qualità finale della registrazione.

Sicuramente il vocal training non rientra fra i compiti del tecnico in studio di registrazione. E’ comunque molto utile conoscere qualcuna di queste tecniche, per poter dare qualche suggerimento ai cantanti, specialmente se sono alle prime armi. In commercio esistono moltissime guide sull’argomento.

il libro di lorena fontana "canto - manuale completo"

l libro CANTO, manuale completo di Lorena Fontana

Ad esempio il libro CANTO, manuale completo di Lorena Fontana descrive in maniera molto semplice gli aspetti fisiologici e anatomici dell’utilizzo della voce e le modalità di ascolto e percezione. Illustra le più comuni tecniche di respirazione e palestra vocale (riscaldamento, allenamento) con qualche considerazione su tecnologia e amplificazione. E’ acquistabile qui.

4. Utilizzare DUE microfoni

Come abbiamo già detto, avere un secondo microfono è un’opzione da non sottovalutare per registrare bene la voce. Anche se non si tratta di un modello particolarmente originale, è consigliabile affiancare un altro microfono a quello già utilizzato solitamente in studio e registrare i due segnali su due tracce differenti. Occorrerà fare qualche prova per individuare la migliore posizione reciproca, cioè la disposizione dei due microfoni che non crea interferenze negative. Dopo la registrazione si potrà scegliere quale delle due tracce suona meglio oppure, cosa molto più interessante, mixare le due tracce per ottenere un sound della voce originale e di carattere.

Il microfono dinamico Shure SM 48 LC

5. Insonorizzare il pavimento

Anche se alcuni (in realtà pochi) cantanti riescono a cantare bene in qualsiasi posizione, inclusa quella da seduti, la maggior parte di essi, specialmente se si tratta di registrare bene la voce, dà il meglio di sè stando in piedi. Infatti la posizione eretta agevola la respirazione e consente l’utilizzo del diaframma nel modo più efficace possibile per cantare.

D’altra parte, stare in piedi per molto tempo comporta inevitabilmente la tendenza a spostare il peso da un piede all’altro. In circostanze come queste, una cabina vocale con il pavimento rivestito in parquet, o un altro materiale sonoro, specialmente se la cantante indossa i tacchi,  può presentare alcuni inconvenienti. Infatti i sensibili microfoni a condensatore possono rilevare tutti i rumori involontari come piccoli tonfi e scricchiolii. Ciò renderebbe inutilizzabili alcune take o quantomeno complicherebbe notevolmente le operazioni di editing delle tracce vocali.

un tappeto acustico anticalpestio

Un comune tappeto acustico anticalpestio

Fermo restando che un qualunque tappeto domestico abbastanza pesante potrebbe ovviare a questo inconveniente, un’altra soluzione abbastanza economica, molto efficace e dall’aspetto professionale è l’applicazione di un tappeto acustico anti-calpestio,  acquistabile qui.

un tappeto acustico anticalpestio

Un tappeto acustico per batteria

Un’opzione un po’ più ricercata, anche dal punto di vista estetico, consiste nell’utilizzare un tappeto per batteria come questo in vendita qui. Oltre ad assorbire determinate frequenze indesiderate, è dotato di un rivestimento inferiore antiscivolo ed è certificato come ignifugo.


fonte: https://ask.audio/articles/5-unusual-tips-for-capturing-better-vocals